Blog aperto- venerdì 11 novembre 2011-

Il cantastorie era colui che andava in giro a cantare “storie” per paesi e città, attività già nota dalla metà dell’800, egli di solito si fermava in una piazza, all’angolo di una strada, in un mercato, dove c’era tanta gente di passaggio e lì incominciava a cantare, a suonare, a esibire i suoi fogli e i suoi cartelloni e tutti si radunavano ad ascoltare e a guardare. Un po' come facciamo noi in rete, esibiamo i post e gira e rigira la voglia di raccontare viene fuori. Da piccola sognavo di fare la cantastorie,ero affascinata da questa figura e le loro storie che tanto bene raccontavano.
Blogspot ha realizato in parte questa mia fantasia di bambina, ma a quando vedo e leggo, la figura del cantastorie è solo cambiata, si è trasformata e qui in rete chi in un modo e chi in un altro, un po' tutti " cantiamo le nostre storie" Natale si accosta, con lui i ricordi e i volti amati ritornano e con loro un po' del nostro passato. Nell'attesa del Santo Natale ricorderemo e ci racconteremo. Questi racconti che ho radunato e messi insieme ve li dono con l'augurio di un Santo Natale! Perchè noi bloggers, siamo i moderni cantastorie.


martedì 24 gennaio 2012

Dove osano le aquile...

Riri sta anche qui
Stamane l'aria è gradevole, minaccia pioggia, scende ogni tanto una goccia, che sembra rugiada fresca e rigenera e coglie istanti di solitudine e piacevole armonia. Passo dai giardini, anche ora, incontro gli amici con i loro fedeli compagni, tutto dà pace in questo mattino d'inverno che vorrei candido come la neve che spero arrivi..Il mio amico D. andrà in Egitto (se riuscirà ad avere i permessi), sta preparando una spedizione nel deserto, gli ho chiesto le sensazioni che si provano, di spiegarmele e mi ha detto con gli occhi estasiati di chi ha già visto:
" ti senti solo ed in compagnia, c'è il nulla e il tutto, la metamorfosi della natura, le dune che assumono colori eterei,cangianti, brillanti, struggenti e tutto cambia di ora in ora di giorno in giorno e ti sembra a volte di stare in una nuvola protetto, poi all'improvviso arriva una tempesta di vento che fa paura ed affronti il viaggio pr andare avanti e ti senti un pò perso, stai con te stesso ed il deserto, guidi gli altri, ma viaggi da solo, assaporando emozioni che non puoi condividere, il deserto dà e toglie ed ognuno lo vive in modo diverso...La lontananza dalla realtà di tutti i giorni, la vicinanza di un cammello, di un'oasi, il gusto di bere e rinfrescarsi, il piacere di immergersi in se stessi e scoprirsi e riscoprirsi..questo è il deserto":-)
Mi è piaciuta quest'idea colorata, già immagino le aquile e vorrei essere lì in cima, osare..osare..osare e mi sento uccello che vibra ed emana sensazioni di libertà. Riri

3 commenti:

L'angolo di raffaella ha detto...

Che bellissima descrizione!!!
Le sensazioni descritte le ho provate più volte...
Immergersi nella natura... spesso da ebbrezza... gioia e completezza.
Fondersi con lei e seguire i suoi ritmi ti dà il senso di immenso... di forza... di potenza e di di libertà...
Ma tutto all'improvviso può cambiare in un attimo e quello che era stupendo diventa bufera... pericolo... e ti senti un puntino infinitesimale che può essere spazzato via...

Caterina ha detto...

É molto poetico il tuo scritto. Mi piace stare sola con la natura che dá e toglie da un momento all'altro dove possiamo immergerci in se stessi e intanto ammirare le meraviglie varie inimitabili che il Signore ci ha affidato. Grazie cara amica per questo bellissimo post.
Baci

Rosaria ha detto...

Riri, immagino che sia tuo questo post vero?
"guidi gli altri e viaggi da solo"
Solo chi ha una grande anima può fare ciò...l'aquila vola in cima e in alto e li nell'immensità del cielo è libera.

Un bacio ciao

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