![]() |
Qui |
Cari vecchietti , son passati più di cinquant’anni e sto qui a parlare di voi...Voi, che mai avete saputo nulla di me. A modo mio tentai di rendervi felici. Seduta in angolo, vi osservavo, cosa penssasse la mia mente di bambina non lo so! so solo che iniziai a sognare, per regalare a voi una nuova vita. Diedi un nome di fantasia a tutti e quattro, nei miei sogni vi regalavo la gioventù, vi trasformavo in quattro baldi giovanotti, il vostro bastone, diventava un bel cavallo, che voi cavalcavate gioiosi, e felici e insieme sparivamo nel vento a suon di tromba ,(la tromba era il suono dell’orologio ), per entrare insieme nel mondo delle meraviglie, dove ogni cosa era bella, la gente era tutta felice e buona e ci sorridevano, poi, c’erano tanti palloni e tanti giocattoli per me e tante belle cose per voi.
Quando aprivo gli occhi, nulla era cambiato, voi sempre seduti sulle vostre panchine, guardandovi avevo l’impressione che eravate più stanchi, forse per colpa mia? O forse anche perché la vostra mente viaggiava nella fantasia come la mia?
Cari baldi giovanotti, solo per poco le nostre vite si sono sfiorate, anche se il vostro passato mai è stato il mio, come il mio futuro mai è stato il vostro, eppure, senza saperlo mi avete regalato la fantasia che mai più mi ha lasciato. Grazie a lei, ho imparato a guardare la vita con ottimismo, in tutto cerco di vedere solo il lato buono, se poi le cose sono proprio cattive, allora la diserto, lei neanche se ne accorge della mia assenza.
Miei cari e ignoti vecchietti, ora, che anch'io ho i miei anni, con gioia ho parlato di voi. Un ricordo il mio che raccoglie un po’ del vostro e del mio passato. Alla fin, fine come vedete qualcosa in comune lo abbiamo! Adesso vi porto nel blog con me. Mi pare di sentire quattro voci all'unisono che mi chiedono, cos’è il blog? Boh! Non so dirvi, forse il blog sono le panchine del virtuale...?! Non lo so! vedremo!
Adesso vi posso anche dire che da bambina anch'io ero sola, più sola di voi! Sulle vostre spalle c'era scritto il racconto di una vita già vissuta, che vi faceva compagnia. La mia la dovevo ancora scrivere e viverla...
Questo fu uno dei miei primi post. Rosy.
9 commenti:
...una panchina virtuale...mi piace come espressione. Sottolinea che oggi gli spazi che si aprono per non sentirsi soli sono altri e nuovi. L'importante è che la nostra vita non si chiuda in un guscio cibernetico.
Buona giornata.
Cara Rosy che bello leggere questi post, è un forte piacere poter chiudere gli occhi e rivivere tante cose e tanti episodi, grazie di averli condivisi con tutti noi.
Tomaso
Bambina e già viaggiavi con la fantasia. Ma questa, per la fortuna di chi ti legge, ancora ti è rimasta e io ne sono particolarmente felice.
Un abbraccione,
aldo.
Cara Rosy, anche io ho vissuta questa fase fantastica.
Abitavo ed abito vicino vicino alla piazza e da piccola mi piaceva stare seduta su una delle panchine della villa comunale a guardarmi intorno e fantasticare...
Bellissimo questo tuo ricordare e raccontare...
Bellissimo recuperare queste sensazioni e queste emozioniche hanno nutrito la nostra infanzia.
Un bacio
Cara Rosellina è un affresco di vita vissuta, un pezzetto di vita sognante, lasciata su una "panchina"..è bello leggere questi tuoi ricordi, di vecchietti silenziosi che avevano già visto tutto, dato tutto alla vita e tu, con la tua fervida fantasia a dialogare con loro senza parole...
Auguri, a te "giovane amica", oggi dovremo festeggiarci, ma ogni giorno deve essere l'8/3..baci
8 Marzo..Quanta strada è stata fatta in questi ultimi decenni nella direzione della emancipazione e liberazione della donna, ma ne rimane ancora tanta da fare, che 8 marzo sia festa della donna tutto l'anno!!...ciao
La poesia della panchina, la poesia del blog, la poesia del post: un cesto di poesia che rallegra lo spirito, amaramente.
Ciao.
Un gran bel ricordo,fanciullezza e vecchiaia che procedono appaiate per un pochino di strada,pur sapendo che poi le strade,ineluttabilmente, si divideranno.
Buona domenica,Costantino.
Che bello cara Rosy che tu lo abbia nuovamente pubblicato così mi hai dato l'opportunità di leggerlo, è veramente bellissimo questo tuoi racconto.
Tomaso
Posta un commento