Blog aperto- venerdì 11 novembre 2011-

Il cantastorie era colui che andava in giro a cantare “storie” per paesi e città, attività già nota dalla metà dell’800, egli di solito si fermava in una piazza, all’angolo di una strada, in un mercato, dove c’era tanta gente di passaggio e lì incominciava a cantare, a suonare, a esibire i suoi fogli e i suoi cartelloni e tutti si radunavano ad ascoltare e a guardare. Un po' come facciamo noi in rete, esibiamo i post e gira e rigira la voglia di raccontare viene fuori. Da piccola sognavo di fare la cantastorie,ero affascinata da questa figura e le loro storie che tanto bene raccontavano.
Blogspot ha realizato in parte questa mia fantasia di bambina, ma a quando vedo e leggo, la figura del cantastorie è solo cambiata, si è trasformata e qui in rete chi in un modo e chi in un altro, un po' tutti " cantiamo le nostre storie" Natale si accosta, con lui i ricordi e i volti amati ritornano e con loro un po' del nostro passato. Nell'attesa del Santo Natale ricorderemo e ci racconteremo. Questi racconti che ho radunato e messi insieme ve li dono con l'augurio di un Santo Natale! Perchè noi bloggers, siamo i moderni cantastorie.


domenica 13 novembre 2011

....e sempre a proposito dei bambini ✬ ✬


Con lo spirito proiettato al Natale, festa della famiglia, ma soprattutto festa dei bambini, vi propongo un'altra favola dalla raccolta
"Le storie della Nonna",
che ho scritto in occasione della nascita della mia prima nipotina.

In un campo di grano




In un campo di grano viveva serena una famiglia di lucciole:babbo Lucio,mamma Luciana e i figli Lucetta e Lullino.
La loro vita scorreva tranquilla:di giorno ,al canto della cicala,dormivano all’ombra di papaveri e fiordalisi,mentre le amiche formiche trainavano nelle loro tane i chicchi caduti.
Sul far della sera piano,piano si arrampicavano sugli steli e,appena si faceva notte,cominciavano a volare,accompagnati dal canto dei grilli. Altre lucciole si univano a loro e nel campo di grano si accendevano mille lucine.
Ma un giorno arrivarono i contadini per mietere il grano. La famigliola,impaurita,si rifugiò in un vicino cespuglio e ,con il cuore in gola,vide cadere le spighe amiche e fiordalisi e papaveri,sdraiati per terra,appassire. Lucio capì così che non potevano restare ed era tempo di migrare.
Ma le lucciole ,si sa,hanno ali piccole e raggiungere un altro campo di grano era un’impresa superiore alle loro forze.
Si rivolse allora ad una rondine che,gentile,li caricò sulle ali,trasportandoli in un campo vicino,dove a poco a poco,ripresero le loro abitudini.
Ma il tempo della mietitura non era,ahimè,finito e di nuovo assisterono impotenti al taglio impietoso di spighe,papaveri e fiordalisi.
Babbo Lucio era disperato,non sapeva più dove portare la famiglia:doveva cercare un nuovo posto ed affrontare un viaggio lungo e pieno di incertezze. Cercava di rassicurare Luciana,ma aveva il cuore pesante. Si confidò allora con un grillo e gli chiese consiglio.
Il grillo,che conosceva il mondo,gli parlò di una grande casa con giardino dove avrebbe potuto trovare un rifugio sicuro:i proprietari non avrebbero certo falciato rose e gerani.
Un po’ rassicurato,Lucio si mise a fare progetti e si preparò alla nova migrazione,aiutato da un pettirosso che faceva parte di un’organizzazione pro- sfollati. Così mettendo in un fagotto le poche cose che avevano,partirono alla volta del grande giardino.
Non era niente male,bastava stare attenti alle spine delle rose;così con spirito d’adattamento,cominciarono una nuova vita.
Giunta la sera la famigliola uscì a fare un giretto,ma le loro lucine colpirono l’attenzione di un bambino che mai aveva visto le lucciole.
Abituato ad avere sempre tutto,volle avere anche le lucciole .Fu così che afferrò al volo Lucetta e Lullino,e li sistemò sotto un bicchiere per avere la loro luce tutta per sé.
I fratellini erano terrorizzati,non sapevano se avrebbero più rivisto i genitori,ma non si persero d’animo.
Dopo un po’ si finsero morti e smisero di emettere luce,cosicché il bambino, annoiato,si riprese il bicchiere e si dimenticò di loro.
Velocemente i fratellini volarono via e cominciarono ad emettere segnali luminosi.
Lucio e Lucana li videro e ,felici,li condussero sotto un cespuglio di rose.
Da quel giorno si fecero più prudenti e poterono condurre una vita diversa,ma comunque tranquilla anche in un giardino.
Favola di Gabe.qui

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...