Blog aperto- venerdì 11 novembre 2011-

Il cantastorie era colui che andava in giro a cantare “storie” per paesi e città, attività già nota dalla metà dell’800, egli di solito si fermava in una piazza, all’angolo di una strada, in un mercato, dove c’era tanta gente di passaggio e lì incominciava a cantare, a suonare, a esibire i suoi fogli e i suoi cartelloni e tutti si radunavano ad ascoltare e a guardare. Un po' come facciamo noi in rete, esibiamo i post e gira e rigira la voglia di raccontare viene fuori. Da piccola sognavo di fare la cantastorie,ero affascinata da questa figura e le loro storie che tanto bene raccontavano.
Blogspot ha realizato in parte questa mia fantasia di bambina, ma a quando vedo e leggo, la figura del cantastorie è solo cambiata, si è trasformata e qui in rete chi in un modo e chi in un altro, un po' tutti " cantiamo le nostre storie" Natale si accosta, con lui i ricordi e i volti amati ritornano e con loro un po' del nostro passato. Nell'attesa del Santo Natale ricorderemo e ci racconteremo. Questi racconti che ho radunato e messi insieme ve li dono con l'augurio di un Santo Natale! Perchè noi bloggers, siamo i moderni cantastorie.


domenica 13 novembre 2011

Rosy racconta


martedì 15 giugno 2010


L'abbaino (culla del genio)


Moltissimi grandi uomini hanno vissuto negli abbaini e alcuni di essi vi sono morti
Gli  abbaini dice il dizionario, sono i vani in cui si ripone la legna, e il mondo li ha usati per riporvi
una buona quantità della propria legna, più o meno in tutti i  tempi. I predicatori, i pittori i poeti, gli uomini dalle fronti spaziose , gli uomini che dicono cose che nessuno vuole udire, questo, è il legname che il mondo nasconde nei suoi solai.


Questa prefazione è per dire che forse, oggi  i solai sono cambiati, e sono  nello spazio sotto forma di onde che diventano parole le quali,  corrono da solaio a solaio e anche il nome è cambiato.
I solai moderni si chiamano blog.

 Anche in questi nuovi solai del mondo è riposta tanto bel legname umano.

Questi nuovi abbaini si chiamano virtuali,non ho mai capito bene questa parola...ma mi piace, perchè il virtuale ti  porta affetto, amore e questi sentimenti sono veri. Dal mio solaio ho conosciuto tante belle persone, che tanto mi hanno dato, questa è realtà e non virtualità. Qualunque cosa sia questa parola l'adoro

  (La culla del nostro tempo), si chiama Internet.In questa culla ci sono scrittori, poeti, uomini di scienza, quelli arrabbiati, insomma, la varietà del legname è varia e ricca ed è bello entrare nei solai di tante belle persone,  e ognuno ti offre una riflessione, un pensiero nuovo . Sono sicura che  dietro alla parola virtualità c'è ne un'altra più bella ecco, l'ho trovata c'è  Umanità. (certo non sempre) ma io parlo solo delle mie amiche e dei miei amici di blog.


Un omaggio a tutti in attesa di partire per Berlino....cosa avete capito? Dal mio abbaino ho visitato Berlino e giovedi lo posterò. Anche perchè, come si dice...
 Di   Venere e di  Marte  non ci si sposa e nè si parte.
e nè s'impara l'arte. Quest'ultima non la sapevo.

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