Blog aperto- venerdì 11 novembre 2011-

Il cantastorie era colui che andava in giro a cantare “storie” per paesi e città, attività già nota dalla metà dell’800, egli di solito si fermava in una piazza, all’angolo di una strada, in un mercato, dove c’era tanta gente di passaggio e lì incominciava a cantare, a suonare, a esibire i suoi fogli e i suoi cartelloni e tutti si radunavano ad ascoltare e a guardare. Un po' come facciamo noi in rete, esibiamo i post e gira e rigira la voglia di raccontare viene fuori. Da piccola sognavo di fare la cantastorie,ero affascinata da questa figura e le loro storie che tanto bene raccontavano.
Blogspot ha realizato in parte questa mia fantasia di bambina, ma a quando vedo e leggo, la figura del cantastorie è solo cambiata, si è trasformata e qui in rete chi in un modo e chi in un altro, un po' tutti " cantiamo le nostre storie" Natale si accosta, con lui i ricordi e i volti amati ritornano e con loro un po' del nostro passato. Nell'attesa del Santo Natale ricorderemo e ci racconteremo. Questi racconti che ho radunato e messi insieme ve li dono con l'augurio di un Santo Natale! Perchè noi bloggers, siamo i moderni cantastorie.


venerdì 6 gennaio 2012

E domani arriva la Befana-Lara

E domani arriva la Befana (riproposte)

Riprendo da questo mio blog due miei vecchi  post

Molte nostre festività hanno un'origine rurale, affondando le loro radici nel nostro passato agricolo. Così è anche per la Befana.


Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale (festa del dio Sole), si celebrava la morte e la rinascita della natura; era altresì la conclusione dei festeggiamenti e il ceppo di Natale aveva finito di bruciare nei focolari delle case.

Tuttavia, durante quei dodici giorni, la leggenda vuole che figure femminili  solcassero il cielo  a cavalcioni di scope magiche, spargendo la loro magia benevola sui campi sottostanti appena seminati.

Gli antichi romani accostarono questo alla figura di Diana dea della caccia.
La Befana coincide, in certe tradizioni, con la rappresentazione femminile dell'anno vecchio, pronta a sacrificarsi per far rinascere un nuovo periodo di prosperità.


Questa festa ha però assunto nel tempo, anche un significato lievemente diverso.


Nella cultura italiana attuale, la Befana non è tanto vista come la simbolizzazione di un periodo di tempo ormai scaduto, quanto piuttosto come una sorta di Nonna buona che premia o punisce i bambini.
Da qui




Copio inoltre un post scritto nel gennaio 2009


Mia figlia da piccola ha sempre avuto paura della befana, questa vecchietta così poco bella, che entrava di notte nelle case.
Ma era una paura che teneva per sé, finché un anno si decise a confidarsi ed io le raccontai la verità. Da una iniziale incredulità, passò ad un sollievo enorme...


Mi ha sempre stupito però che non avesse mai avuto paura di Babbo Natale, forse perché il nostro rito domestico prevedeva l'apertura dei pacchetti sotto l'albero il mattino di Natale, tutti insieme.

Quando invece ero bambina io, ero euforica la sera prima: avrei avuto carbone o giocattoli?

Di un anno mi ricordo molto bene: durante la notte, già verso mattina, entrò mia madre, mi fece alzare dal letto e con voce bassa, concitata, un po' da cospiratrice, mi prese per mano e mi portò in cucina.

Lì, il tavolo allungato per la circostanza, era strapieno di giochi. Trionfava in mezzo agli altri un fiammante triciclo rosso. Di  Lara


Autore dell'illustrazione: Odette Sacco sonador  Dal sito Tapirulan

4 commenti:

Tiziano ha detto...

Il racconto sarà vecchio ma non perderà mai il suo fascino sta in noi trasmetterlo hai nostri figli e nipoti,
ciao Rosy buona Epifania.

Tiziano.

chicchina ha detto...

Tante piccole perle,pescate quà e la ,che arricchiscono la fantasia e scaldano il cuore.Grazie Rosy per questo impegno ed a Lara per la sua condivisione.Un abbraccio a tutti e due

riri ha detto...

La befana per me non ha ricordi particolari, forse una calza di dolci, carbone ecc. ma non ho provato molto interesse da bambina a questo evento...Grazie per questi racconti..un bacio alle protagoniste, un caro saluto a tutti:-) Buon fine settimana.

L'angolo di raffaella ha detto...

Per me quello era un momento magico. Provavo, ogni volta, a restar sveglia per poterla vedere, ma inevitabilmente mi addormentavo e restava un pò di delusione...ma i doni ricevuti mi ripagavano ampiamente e tornava l'allegria... poi, per caso, mia cugina mi svelò il segreto e smisi di credere anche alle fiabe.
Però... che bel periodo...
Grazie alle coautrici... un abbraccio ad entrambe.
Felice fine settimana

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