Blog aperto- venerdì 11 novembre 2011-

Il cantastorie era colui che andava in giro a cantare “storie” per paesi e città, attività già nota dalla metà dell’800, egli di solito si fermava in una piazza, all’angolo di una strada, in un mercato, dove c’era tanta gente di passaggio e lì incominciava a cantare, a suonare, a esibire i suoi fogli e i suoi cartelloni e tutti si radunavano ad ascoltare e a guardare. Un po' come facciamo noi in rete, esibiamo i post e gira e rigira la voglia di raccontare viene fuori. Da piccola sognavo di fare la cantastorie,ero affascinata da questa figura e le loro storie che tanto bene raccontavano.
Blogspot ha realizato in parte questa mia fantasia di bambina, ma a quando vedo e leggo, la figura del cantastorie è solo cambiata, si è trasformata e qui in rete chi in un modo e chi in un altro, un po' tutti " cantiamo le nostre storie" Natale si accosta, con lui i ricordi e i volti amati ritornano e con loro un po' del nostro passato. Nell'attesa del Santo Natale ricorderemo e ci racconteremo. Questi racconti che ho radunato e messi insieme ve li dono con l'augurio di un Santo Natale! Perchè noi bloggers, siamo i moderni cantastorie.


venerdì 11 maggio 2012

La piccola fontana

(Autore "sR" - tempospaziopoesia.blogspot.it)
Con il tempo si era formata ai piedi di una piccola collina una meravigliosa fontana da cui, pian piano, tutti avevano cominciato a rifornirsi d'acqua.
La piccola fontana non si curava di vagliare coloro che si servivano della sua acqua, ne aveva per tutti e non si fermava mai.


Un giorno, proprio su quella piccola collina, fu stabilito che dovesse nascere una cava di pietra perché si era scoperto che la pietra del posto aveva grande valore economico. Così, un magnate della zona decise di farsi carico dei lavori.

Nel giro di qualche mese i lavori della cava furono ultimati e il proprietario della cava divenne enormemente ricco. Non dovendo più lavorare molto si dedicò all'esplorazione della Natura con una bici nuova di zecca acquistata con i proventi della cava.

La piccola fontana, invece, aveva cominciato a soffrire: produceva sempre meno acqua pura e sempre più acqua torbida, frutto degli scarichi della lavorazione della pietra. La sorgente di quell'acqua meravigliosa che dissetava uomini, piante e animali si avviava verso una penosa agonia.

La domenica era il giorno prediletto per i viaggi in bici del proprietario della cava che amava sempre viaggiare da solo. Ogni volta, prima di partire, preparava due borracce piene di acqua che gli servivano durante il tragitto.

Quella domenica, però, l'uomo che era solito bere mentre guidava, per una leggera distrazione non vide una buca sulla strada che lo fece sbandare e per non perdere il controllo della bici dovette lasciare andare la borraccia che cadde in un dirupo. L'uomo si sentì miracolato e proseguì il suo giro. Giunto a metà strada, con il caldo che lo sfiancava decise di bere tutto il contenuto della borraccia rimanente conscio che avrebbe potuto rifornirsi alla fontana naturale che sapeva ai piedi della collina vicino casa.

Giunto quasi al termine del viaggio, arso dalla sete, arrivò alla piccola fontana. Con sommo stupore vide che l'acqua non usciva più copiosa e limpida come un tempo ma era color sabbia e usciva a spruzzi. Provò a berne un po' ma si rese conto che non era potabile. In preda al panico, stanco e disidratato cadde al suolo.

Riusciva solo a pensare che la colpa di tutto ciò era solamente sua perché con la sua cava aveva inquinato e devastato la sorgente di quella fonte sublime. Si pentì di aver costruito quella cava e svenne.

Una luce lo attraversò negli occhi chiusi e una voce gli pronunciò queste parole:

"Questa fontana che oggi sputa sabbia fino a poco tempo fa donava Amore. Non chiedeva niente in cambio e dissetava chiunque secondo le proprie esigenze. Era una sorgente di acqua e di Amore infinito ma tu, per la tua avidità, hai sfidato la Natura che oggi ti rende consapevole di ciò che hai fatto. Il tuo Destino ti ha portato ad avere bisogno di acqua proprio qui dove non ne hai trovata".

L'uomo provato e pentito rispose:

"Quello che mi dici è vero, quella fontana è come l'Amore: non importa quanto ne doniamo, se è sincero si rigenera sempre. Solo oggi lo capisco. Se avrò salva la vita chiuderò la cava e mi occuperò di donare Amore come questa fontana".

L'uomo, risvegliato dal torpore, guardò la fontana e si meravigliò della quantità di acqua limpida che aveva ripreso a fluire. Si alzò con fatica e bevve a piene mani dalla fonte. Poté riprendere la bici e tornare a casa.

L'indomani, convocò tutti i suoi operai e disse loro queste parole:

"Non mi importa più nulla del denaro, chiuderò la cava e cercherò di riparare il danno fatto alla collina. Il mio desiderio di ricchezza stava per rovinarmi la vita. Da oggi mi occuperò solo di salvaguardare la Natura".

Nel luogo in cui sorgeva la fontana creò un parco naturale con i suoi averi e si dedicò a tempo pieno allo sviluppo della sua riserva. Abbellì la fontana e su una stele di marmo, ultimo prodotto della cava, scrisse ciò:

"Io sono la Fontana dell'Amore, dono acqua e vita a chiunque senza nulla chiedere. Fate anche voi come me e vivrete in eterno perché la vostra Fonte non si estinguerà mai".

7 commenti:

gattonero ha detto...

Bella favola, sarebbe bello che l'insegnamento che propone avesse un seguito.
Purtroppo l'Amore sembra andato in pensione, e quanto all'acqua pura e potabile... meglio non parlarne.
Ciao.

chicchina ha detto...

Anche le favole insegnano,ma non c'è più chi è disposto ad ascoltare.
Troppa fretta,troppa frenesia,troppa sete di facile danaro.

Lara ha detto...

Le favole potrebbero insegnare molto se qualcuno le ascoltasse, ma anche se ricomnicassimo a raccontarle, così come ha fatto Aldo.
Buon sabato a tutti!
Lara

il monticiano ha detto...

Grazie cari amici blogger per questi vostri commenti però mi corre l'obbligo di precisare che "La piccola fontana" riportata in questo post non è opera mia ma del blogger "sR" - tempospaziopoesia.blogspot.it - che ho trovato nel suo blog due giorni or sono. Avendola ritenuta adatta per questo nostro comune blog ho chiesto all'autore "sR" se mi autorizzava a fare copia/incolla e pubblicarla qui. Lui molto cortesemente mi ha datto il suo consenso. Evidentemente, benché lo abbia scritto all'inizio di questo post, non sono stato molto preciso nello specificarlo e perciò chiedo scusa a tutti.
Un caro saluto,
aldo.

Rosaria ha detto...

Questo spazio è nato per raccogliere la voce del web, i pensieri di tutti e fare in modo che ogni cosa che possa dare al nostro cuore e alla nostra mente qualcosa su cui soffermarci a riflettere non può che donarci un pensiero e certe volte basta cosi poco per ampliare il cuore e la mente, come dire..metterli in sintonia e regalarci un qualcosa che non si può comprare anche avendo miliardi e quel qualcosa si chiama Speranza..ogni favola va ascoltata e letta con attenzione,,ognuna ha la sua morale e noi adulti abbiamo le nostre favole quelle che si scrivono col cuore e quelle che sono i nostri ricordi...questo spazio vuole essere o tentare di essere la un anglo speciale dove poter ancorare quando sentiamo che qualcosa ci sta sfuggendo, allora basta venire qui e leggere quello che c'è scritto col cuore e leggerlo col cuore e magari dopo sentirci un tantimo meglio...Vorrei tanto che questo spazio che con tanto amore ho creato diventasse per tutti..Il Racconto della Vita, senza finzione Questo spazio comune a tante persone che sta andando avanti anche bene perchè tutti cerchiamo le cose vere ed essenziali della vita.
La fontana esaurita della sua pura acqua ci vuole dire forse che solo noi possiamo ridare alla fontana la sua limpida acqua, ma per farlo dobbiamo tentare di purificare il nostro cuore e metterci in simbiosi con la natura, che è l'unica vera sorgente di vita vivibile dell'umanità

Grazie Aldo, un bellissimo copia e icolla, complimenti all'autore che presto andrò a visitarlo.

riri ha detto...

Bel racconto, una favola, potrebbe avverarsi ancora? Se l'uomo distrugge per avidità forse un giorno si renderà conto che procura ed anticipa la sua/nostra fine? Spero di si, un grazie all'autore, un caro saluto a tutti i amici. Un bacio a te Rosellina con un buon fine settimana ed ancora auguri per la festa della mamma:-)

gattonero ha detto...

@ Monticià e, di riflesso, a Rosy: i commenti mi pare siano rivolti alla favola, da chi questa è partorita diventa secondario. E' comunque una segnalazione utile per andare a 'spiare' anche il blog di "sR" che, visto l'assaggio, credo sarà interessante.
Buona domenica a te e a tutti, sR compreso.

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