Blog aperto- venerdì 11 novembre 2011-

Il cantastorie era colui che andava in giro a cantare “storie” per paesi e città, attività già nota dalla metà dell’800, egli di solito si fermava in una piazza, all’angolo di una strada, in un mercato, dove c’era tanta gente di passaggio e lì incominciava a cantare, a suonare, a esibire i suoi fogli e i suoi cartelloni e tutti si radunavano ad ascoltare e a guardare. Un po' come facciamo noi in rete, esibiamo i post e gira e rigira la voglia di raccontare viene fuori. Da piccola sognavo di fare la cantastorie,ero affascinata da questa figura e le loro storie che tanto bene raccontavano.
Blogspot ha realizato in parte questa mia fantasia di bambina, ma a quando vedo e leggo, la figura del cantastorie è solo cambiata, si è trasformata e qui in rete chi in un modo e chi in un altro, un po' tutti " cantiamo le nostre storie" Natale si accosta, con lui i ricordi e i volti amati ritornano e con loro un po' del nostro passato. Nell'attesa del Santo Natale ricorderemo e ci racconteremo. Questi racconti che ho radunato e messi insieme ve li dono con l'augurio di un Santo Natale! Perchè noi bloggers, siamo i moderni cantastorie.


martedì 27 dicembre 2011

Dopo Natale

martedì 27 dicembre 2011
Dopo Natale.

In questi giorni, girando per i blog di tanti amici, mi sono sentita con animi e sensazioni contrastanti. Da una parte poco "natalizia" e insofferente dei riti scontati e relativi obblighi (come ricevere regali inutili da ricambiare con altrettante banalità a caro prezzo, o ritrovarsi a brindare, ad esempio al lavoro, con gente  sul cui cadavere non dispiacerebbe passeggiare);
dall'altra a fare i conti con la nostalgia di quando il Natale era davvero magico: una festa per gli occhi e per il cuore, di cui i bambini erano i protagonisti  migliori, e non strumenti da usare a fini pubblicitari...



Mi ricordo un Natale  che ero bambina, e proprio quella mattina era tornata da Milano mia sorella Teresa, per le feste. Aspettavo con ansia di vederle aprire la valigia con i regali: lei si scusò di non aver avuto tempo per comprarmi giocattoli, ma poi tirò fuori per me  un impermeabile in miniatura (di quelli di nylon marrone con la cintura) che mi sembrò il capo più elegante del mondo... O quando a casa mia eravamo in tanti e giocavamo a tombola, o quando mio padre, a tavola, il giorno di Natale, dopo aver letto la mia letterina di buoni propositi, come un prestigiatore faceva finire nella mia tasca una moneta da cento lire...
Certo allora era facile  guardare il mondo con occhi genuini, oggi è più dura!
E' per questo che a volte, per affrontare il  presente, mi tuffo in quel mondo dell'infanzia che mi ricarica e mi fa ricordare chi sono.
E anche adesso - con la parte buona di  me - voglio ricambiare sinceramente gli auguri che sento sinceri, e rivolgendomi all'Universo Mondo (ma soprattutto alle persone che più mi stanno a cuore, tra cui tanti nuovi amici che ho conosciuto e apprezzato da questo spazio) faccio l'augurio che il nuovo anno possa offrire ad ognuno opportunità ed occasioni per esprimere al  meglio la propria essenza migliore!  Nina

5 commenti:

riri ha detto...

Il Natale dei nostri ricordi si riempie d'incanto e di nostalgia:-)Un caro saluto.

Rosaria ha detto...

Cara Nina, i natali della nostra infanzia erano ricchi di magia e poi eravamo bambine e l'infanzia nostra all'epoca durava molto. In questo siamo state anche fortunate.


Ricordo che a 15 anni quando scappai dal collegio, mi ritovai in un mondo che a parte che non conoscevo, ma vedevo tante cose che non mi piacevano.
Per camminare nel mondo, mi attaccai fortemente alle parole delle suore e alla preghiera e ai ricordi dell'infanzia.

hai ragione, a dire, che oggi abbiamo sottratto ai bambini la vera poesia del Natale.
Il Natale di oggi è solo consumismo e nulla più
Mi incantavo a guardare il presepe e ci credevo veramente.
Ho tentato con tutte le mie forze di non lasciar volare via l'antica magia che mi regalava il natale e ne sono felice, anche se...come tutti oggi faccio parte del consumismo natalizio, ma solo a piccole dosi.

Grazie, un bacione. Ciao.

Un caro saluto a te riri.

il monticiano ha detto...

Sì gentile Nina, proprio così, sono questi Natali che hai descritto che uno ricorda molto bene e che rimangono impressi nella memoria di ciascuno di noi.
Auguri e BUONE FESTE!!!
aldo.

Lara ha detto...

Del Natale a me piaceva la Messa di mezzanotte, soprattutto quando c'era la neve. E i preparativi per il presepe e...ora, la mia infanzia e la sua magia, come hanno scritto Rosy, Riry e Aldo.
Un caro saluto,
Lara

chicchina ha detto...

Una bella atmosfera quella evocata da Nina,ci riporta indietro nel tempo e ci fa un po sognare.
Grazie Nina e Rosy.

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