QUANDO USAVAMO PENNE E CALAMAIO
In prima elementare usavo solo matite,facevo le aste e i puntini,per imparare a stare nel rigo e nello spazio appropriato.
I banchi erano delle panche in legno per tre,quattro alunni, con un piano di appoggio per i quaderni e i libri. Per ogni postazione di due alunni un calamaio inserito in un apposito foro del piano. Ma in prima classe,come ho detto, non lo potevamo usare,solo desiderare.
.
Avevo quadernetti da 10 fogli con copertine colorate o da 20,copertine nere e bordi rossi.
Quelli a quadretti avevano le tabelline.
Ce n'erano alcuni,distribuiti dal patronato scolastico con la pubblicità: ricordo quelli con la pubblicità del dentifricio Durbans:brevi racconti illustrati dove c'era sempre l'eroe che salvava qualcuno e poi ringraziava la folla plaudente,”con un meraviglioso sorriso Durbans”.
Così mentre noi bambini imparavamo che era necessaria una igiene dentale quotidiana,per poter sfoderare lo stesso meraviglioso sorriso del nostro eroe,il patronato ci omaggiava di qualcosa di utile,ed educativo,a costo zero,come diremmo oggi.
( I nostri nipoti comprano i quaderni griffati pagando un mare di euro in più per mantenere le aziende che vendono il loro marchio:qualcosa non quadra....)
Vicino alla scuola la signora Giovannina in un angolo della abitazione aveva uno scaffaletto con quaderni pennini con cannucce , gomme,boccette d'inchiostro carta assorbente,liquirizie e caramelle di zucchero.
Io chiedevo a mio padre,più generoso di mamma,i soldini per quaderni,ma li conservavo,e se proprio dovevo comprare qualcosa,dicevo che poi sarebbe passato papà,così disponevo spesso di qualche liretta da spendere in caramelle e fare la generosa con i compagni.
Qualche volta dimenticavo di fare i compiti,ma prima che aprissero l'aula,trovavo il modo di fare tutto:così ho scoperto,per necessità,che potevo ricavare l'inchiostro,schiacciando delle bacche colorate,o quando si avvicinava l'estate,schiacciando dei papaveri rossi.
Certo l'inchiostro aveva un chè di pallido e sbiadito, ma trovavo sempre una giustificazione.
Era una scuola di campagna e molte cose le imparavamo osservando la natura, aiutati in questo anche dai maestri che ci abituavano alla osservazione.
Cara Chicchina, questo tuo post mi piace ma solo ora ho capito il perchè.
Io non ho mai avuto una cartella, sai, che non ci avevo mai pensato?
In collegio era inutile, una volta in aula la suora ci dava i libri, quaderni e tutto il resto. Buon Natale!
Ho avuto sempre maestri uomini,forse perchè la sede era “disagiata”Infatti in quinta,arrivando in paese,ho avuto una maestra,ma ho ripetuto l'anno,nonostante fossi stata promossa, perchè dovevo fare gli esami di ammissione per la 1a media e secondo mio padre non ero abbastanza preparata.Alcune foto della memoria, cose recuperate dalla mia mania di conservare tutto.
I banchi erano delle panche in legno per tre,quattro alunni, con un piano di appoggio per i quaderni e i libri. Per ogni postazione di due alunni un calamaio inserito in un apposito foro del piano. Ma in prima classe,come ho detto, non lo potevamo usare,solo desiderare.
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Avevo quadernetti da 10 fogli con copertine colorate o da 20,copertine nere e bordi rossi.
Quelli a quadretti avevano le tabelline.
Ce n'erano alcuni,distribuiti dal patronato scolastico con la pubblicità: ricordo quelli con la pubblicità del dentifricio Durbans:brevi racconti illustrati dove c'era sempre l'eroe che salvava qualcuno e poi ringraziava la folla plaudente,”con un meraviglioso sorriso Durbans”.
Così mentre noi bambini imparavamo che era necessaria una igiene dentale quotidiana,per poter sfoderare lo stesso meraviglioso sorriso del nostro eroe,il patronato ci omaggiava di qualcosa di utile,ed educativo,a costo zero,come diremmo oggi.
( I nostri nipoti comprano i quaderni griffati pagando un mare di euro in più per mantenere le aziende che vendono il loro marchio:qualcosa non quadra....)
Vicino alla scuola la signora Giovannina in un angolo della abitazione aveva uno scaffaletto con quaderni pennini con cannucce , gomme,boccette d'inchiostro carta assorbente,liquirizie e caramelle di zucchero.
Io chiedevo a mio padre,più generoso di mamma,i soldini per quaderni,ma li conservavo,e se proprio dovevo comprare qualcosa,dicevo che poi sarebbe passato papà,così disponevo spesso di qualche liretta da spendere in caramelle e fare la generosa con i compagni.
Qualche volta dimenticavo di fare i compiti,ma prima che aprissero l'aula,trovavo il modo di fare tutto:così ho scoperto,per necessità,che potevo ricavare l'inchiostro,schiacciando delle bacche colorate,o quando si avvicinava l'estate,schiacciando dei papaveri rossi.
Certo l'inchiostro aveva un chè di pallido e sbiadito, ma trovavo sempre una giustificazione.
Era una scuola di campagna e molte cose le imparavamo osservando la natura, aiutati in questo anche dai maestri che ci abituavano alla osservazione.
Cara vecchia cartella di cartone!
La mia pagella di 1a elementare
Ci sono anche i voti:non male,(?)
Un vecchio manuale di bella calligrafia,ma questo è ancora più vecchio!!
Questa invece è una pagina di bella scrittura,ma sono
Io non ho mai avuto una cartella, sai, che non ci avevo mai pensato?
In collegio era inutile, una volta in aula la suora ci dava i libri, quaderni e tutto il resto. Buon Natale!
7 commenti:
Magnifico questo racconto di Chicchina...e quanti ricordi ha suscitato..si le pagine e pagine di aste... e di numeri....era per la preparazione alla bella grafia....ed avere la padronanza della "matita".
Cara Rosy, belle le tue scelte e notevole la creazione di questo blog
Un Santo Natale ed un sorriso
Gingi
Grazie, Gingi, stasera posterò il tuo.
Voglio raccogliere tante storie e poi potremmo tutte insieme farne un libro.
Come idea ci sarebbe che ne dici?
Santo Natale e bacio a te.
In un attimo mi sono ritrovato nella mia prima elementare,grazie Chicchina per aver risvegliato in me tanti cari ricordi,
ciao Rosy ti auguro un Santo Natale di letizia e gioia.
Tiziano.
Grazie a Chicchina per la bella e nostalgica storia (i voti non male, non male, anzi!!);-) e grazie alla cara Rosy che con questo bel blog vuol raccontare con simpatia ed un tocco di magia (per i ricordi vicini ed a volte lontani), che ci tengono uniti.:-)
Perchè un blog racconta ed è bello, noi ragazze amiamo fare da cantastorie..Baci ed un caro saluto ai tuoi cari lettori.
Condivido Strega Bugiarda.
Questo racconto di Chicchina è pieno di ricordi in parte condivisi, ma anche di notizie, tipo l'inchiostro ricavato dalle bacche colorate...
Bellissimo davvero questo blog.
Grazie Rosy e grazie Chicchina!
Lara
Grazie a te Lara...anche a me piace questa raccolta di racconti natalizi.
Il passato non si cancella mai dai nostri cuori e dalla nostra mente
Lara, nella nostra mente c'è una piccolissima e invisibile zona che è fantastica, in questa zona è racchiusa la la nostra Mente Sacra e grazie a Lei che riusciamo a portare avanti con rispetto quasi religioso i nostri ricordi e condividerli con gli altri diventa una ricchezza enorme per la nostra anima.
Un bacione ciao
Rosy,
avevo già postato per ringraziarti,ma il commento era sparito!T ringrazio ancora,e con te anche gli altri amici che hanno commentato-
Gingi,Tiziano Riri,Lara:è bello condividere i ricordi,in molti particolari ci riconosciamo,altri sono nuovi o più personali,ma sono idee che camminano e parlano un po di noi.Per tutti un affettuoso abbraccio,e continuismo a raccontare...C'era una volta..
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