Blog aperto- venerdì 11 novembre 2011-
Il cantastorie era colui che andava in giro a cantare “storie” per paesi e città, attività già nota dalla metà dell’800, egli di solito si fermava in una piazza, all’angolo di una strada, in un mercato, dove c’era tanta gente di passaggio e lì incominciava a cantare, a suonare, a esibire i suoi fogli e i suoi cartelloni e tutti si radunavano ad ascoltare e a guardare. Un po' come facciamo noi in rete, esibiamo i post e gira e rigira la voglia di raccontare viene fuori. Da piccola sognavo di fare la cantastorie,ero affascinata da questa figura e le loro storie che tanto bene raccontavano.
Blogspot ha realizato in parte questa mia fantasia di bambina, ma a quando vedo e leggo, la figura del cantastorie è solo cambiata, si è trasformata e qui in rete chi in un modo e chi in un altro, un po' tutti " cantiamo le nostre storie" Natale si accosta, con lui i ricordi e i volti amati ritornano e con loro un po' del nostro passato. Nell'attesa del Santo Natale ricorderemo e ci racconteremo. Questi racconti che ho radunato e messi insieme ve li dono con l'augurio di un Santo Natale! Perchè noi bloggers, siamo i moderni cantastorie.
sabato 17 dicembre 2011
Lina racconta...
...IL COLPO DI FULMINE DI MAMMA E PAPA'
Mia madre aveva diciotto anni quando per la prima volta vide papà, lui, ne aveva venti sette.
I lori sguardi si incrociarono . Papà stava fermo mentre si allacciava i lacci della scarpa, alzò lo sguardo e incrociò quello di mia madre , che già l'aveva notato, e subito fù amore ! Galeotti furono i lacci della scarpa. Si capisce che quando due cuori si mettono a battere il bisogno di cercarsi diventa naturale e impellente.
Nel sogno dei due fidanzati (dell'epoca) le figure dei genitori erano fondamentali, e potevano questi diventare consiglieri maligni o benigni dell'amore.
Nel caso dei miei genitori fu il nonno materno a fare il cattivo nei riguardi di papà.
Papà veniva da una famiglia molto povera, era orfano di padre da quando aveva due anni, ed era il penultimo di nove figli, e per poter sbarcare il lunario avevano un piccolo negozio di frutta e verdura . Senza nessuna certezza per il futuro. Il nonno si opponeva, con tutte le sue forze. La famiglia di mia madre era molto perbene e il nonno voleva per questa figlia una vita migliore. Ma anche perché aveva dato a questa figlia una vita migliore .
Del resto tutti i genitori per i loro figli sognano il meglio. Ritornando all'amore dei due colombi questi misero le ali alla loro passione e combinarono" il fattaccio " onda che a quei tempi si lavava col matrimonio. Ma di questo matrimonio mio padre non ne voleva proprio sapere. Lui che aveva trascorso una vita di stendi si era prefissato che mai si sarebbe sposato e mai avrebbe messo al mondo dei figli, se non poteva garantire a loro un futuro migliore del suo.
E quindi NO!! al matrimonio riparatore dove non c'era neppure l'ombra della cicogna . L'orgoglio del nonno fu
Spezzato e , capitolando si arrese! una resa che lo portò addirittura a supplicare papà di sposare mia madre. Mia madre era "caduta" espressione dell'epoca che era di disonore e molto degnamente fu rialzata da papà che la sposò, il quale accettò queste nozze, ma più convinto che mai a far pagare a mamma quello che lui chiamava tranello.
Da parte di papà così fu! la sua vendetta fu sempre tangibile . Poverina mamma! lei aspettava sempre una carezza da papà che non arrivava mai! Lei,trascurava persino i figli per un sogno che nella sua mente regnava da padrone! e il suo padrone era papà ! Noi figli in questa loro storia
d'amore forse siamo nati più dalla rabbia di un giovane che si era sentito togliere la sola cosa che possedeva...la libertà ( ci sono tanti sogni in ognuno di noi) Oggi mi chiedo quali sogni mio padre avesse. Questa storia era conosciuta da tutta la famiglia e quindi era inevitabile che ne venissimo a conoscenza.
Per colpa di una falsa storia d'amore noi figli abbiamo sofferto una vita reale di dolori , e di una carenza affettiva che ci ha segnato per tutta la vita. Mia madre inseguiva una carezza da papà .Noi inseguivamo lei per una carezza e un un pò d'amore. Lina-solopoesie
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9 commenti:
Bella poesia che fa riflettere e pensare, ha quanto era dura la vita in quel tempo, non tanto lontano,
ciao Rosy un saluto a Lina,
buona domenica.
Tiziano.
TIZIANO GRAZIE DEL COMMENTO .
I ricordi difficilmente si cancellano, anche se generano un po' di sofferenza. Ma se abbiamo cura di questi ricordi col tempo piangere per loro è una cosa molto bella.
BUONA SERATA LINA
Grazie Lina, di aver condiviso con noi tutti...il colpo di fulmine dei tuoi genitori.
Un bacio ciao
Certo che a quei tempi andava proprio così.
E l'amore rimaneva spesso un sogno, solo un sogno.
Ciao Lina e ciao Rosy e grazie!
Lara
CARA LARA FERRI .
Per colpa di questo falso amore noi figli abbiamo sofferto molto. Siamo scresciuti senza l'affetto ne dell'uno ne dell'altro . Rinnegare i ricordi :MAi! e come rinnegare la vita stessa sono risultati di ogni istante del mio vissuto , anche se fanno male .
Sono la mia storia :
hanno disegnato una strada che mi ha condotto verso il futuro, una stada migliore del mio passato. L'amore che ho saputo dare e l'unica cosa bella che e valsa la pena di vivere , in tutte le sue forme , e quello che ho dato è ancora più importante di quello che non ho ricevuto , e nessuno me lo potrà togliere mai, rimarra inalterato nel tempo , brillerà su di me come una stella fissa . Grazie del Lara commento .
UN BACIO LINA
Cara Lina le tue parole mi hanno commossa...
Un amore intenso che parlava lingue diverse.
Prima capitava spesso che le cose andassero così.
Grazie di aver condiviso il loro sogno d'amore.
Felice settimana
GRAZIE ZICIN . UN BACIO E BUONA NOTTE . A DOMANI LINA
Grazie Lina, questo racconto della tua famiglia fa percepire la sofferenza dei bambini che eravate..piccoli con poche attenzioni, ma la vita vi ha regalato nuove famiglie e nuove felicità. Un caro saluto a te ed alla cara Rosy che ospita qui queste storie di vita, un saluto esteso a tutti gli amici.
GRAZIE RII.
E vero! la vita con me dopo è stata generosa . Mi ha regalata una nuova famiglia, dove ho potuto assaporare gioia sempre sognate .
Benedetto il giorno che sono diventata mamma .
UN BACIO LINA
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